Di Paolo S. Cavazza
Il Trentaduesimo Salone Internazionale del Libro di Torino si è svolto due mesi prima del cinquantesimo anniversario dello storico allunaggio dell’Apollo 11. L’evento è stato ricordato durante la manifestazione sia promuovendo diversi libri sull’argomento, sia con la partecipazione di tre dei sette astronauti italiani che finora sono stari nello spazio: Paolo Nespoli, Umberto Guidoni, Samantha Cristoforetti.
La loro presenza, tuttavia, non è stata particolarmente pubblicizzata, e solo Nespoli ha avuto un posto d’onore nel programma di domenica 12 maggio, alle 18.30 nell’Arena Bookstock – insieme a un altro personaggio eccezionale, Amalia Ercoli Finzi, autentica decana della ricerca aerospaziale italiana. Samantha ha comunque riempito la Sala Oro dell’Oval in un orario infelice, le 14 di giovedì 9, poco dopo l’apertura del Salone. La sua è anche stata la presentazione del libro da lei scritto, Diario di un’apprendista astronauta.
La “normalità” degli astronauti al Salone del libro: Paolo Nespoli, Samantha Cristoforetti, Umberto Guidoni
Anche per un vecchio appassionato delle imprese spaziali, come me, vedere (o rivedere) dal vivo questi personaggi è emozionante. Ciò che colpisce è la loro “normalità”: Samantha potrebbe essere una delle innumerevoli visitatrici del Salone, Nespoli ha l’aria tranquilla dell’ex-militare che si gode la pensione, Guidoni mi ricorda un vecchio preside di liceo. Se non li conoscessi di nome e di vista, non potrei mai supporre che fanno parte della minuscola élite di appena seicento persone che hanno volato oltre l’atmosfera della Terra dal 1961 ai giorni nostri. Paolo Nespoli ha totalizzato 313 giorni nello spazio; Samantha Cristoforetti ha ottenuto il record di permanenza femminile (200 giorni) poi superato da Peggy Whitson; Guidoni, al confronto, ha al suo attivo “solo” due missioni sullo Space Shuttle, con un totale di 27 giorni nello spazio, ma nella sua prima missione (1996) ha volato insieme a Maurizio Cheli sul Columbia, seguendo l’importante esperimento del Tethered Satellite. In seguito è stato il primo astronauta europeo sulla Stazione Spaziale Internazionale, all’epoca ancora incompleta, ed è poi stato eletto al Parlamento Europeo.
Guidoni (ultimo volo nel 2001) e Nespoli (tornato nel dicembre 2017 dalla sua terza missione e dalla seconda permanenza prolungata sulla ISS) non torneranno nello spazio. Samantha invece, con l’entusiasmo contagioso che la contraddistingue, non ha nascosto la speranza di andare sulla Luna, anche se ha ammesso che Marte, probabilmente, sarà la meta della generazione successiva alla sua.
Amalia Ercoli Finzi al Salone del libro
Insieme a Nespoli, che vedevo per la prima volta, ho conosciuto dal vivo Amalia Ercoli Finzi, prima donna italiana laureata in ingegneria aeronautica, responsabile di numerosi esperimenti scientifici – fra i quali uno sulla sonda Rosetta – che alla bella età di 82 ha una vivacità e uno spirito degni di persone con metà o un quarto dei suoi anni. Con loro, Giovanni Caprara, autore di Oltre il Cielo. Ma Amalia ha letteralmente rubato la scena a tutti: si è divertita a raccontare aneddoti della sua lunga attività professionale (ha detto che trovava affascinante Wernher Von Braun nonostante certe sue idee politiche) ed è riuscita a mettere in imbarazzo Paolo Nespoli con domande che, per tacito accordo, non si dovrebbero fare agli astronauti…