Di Caterina Mortillaro
Anche quest’ano dal 17 al 19 maggio le note di decine di pianoforti sono risuonate in ogni angolo di Milano, Si tratta di Pianocity, il festival di pianoforte che ogni anno dal 2012 trasforma la città in una grande sala da concerto! Oltre 50 ore di musica e 450 concerti gratuiti hanno animato giorno e notte i molti centri, quartieri, case, terrazze, grattacieli, parchi, giardini, cortili, gallerie d’arte e teatri del capoluogo lombardo.
Tra le moltissime proposte di qualità, ci sono quelle di Griffa & Figli, partner ufficiali della manifestazione, che hanno ospitato vari artisti nel loro spazio in via San Rocco 5. Un’azienda che offre una vasta scelta di pianoforti delle migliori case costruttrici e in cui i membri della famiglia si tramandano la passione per il mestiere di tecnico e accordatore del pianoforte da cinque generazioni.
“Musical, una storia ebraica” di Alberto Milazzo con il duo Bonardi-Zullo
Tra questi, il 19 maggio, abbiamo avuto Alberto Milazzo e il duo composto da Lucio Bonardi ed Eleonora Zullo che hanno proposto uno spettacolo come al solito divertente e al tempo stesso di grande qualità dal titolo “Musical, una storia ebraica”.
Il duo Bonardi-Zullo, formatosi nel 1992, ha un repertorio vasto e interessante che comprende anche le integrali delle opere originali per pianoforte a quattro mani e due pianoforti di Mozart, Debussy, Ravel, Poulenc e Rachmaninov. Sin dagli esordi si è affermato vincendo premi in numerosi concorsi nazionali e internazionali.
Alberto Milazzo, invece, palermitano, laureato in filosofia, è registra, scrittore, autore teatrale e musicista. Il suo spettacolo “Musical, una storia ebraica” nasce dalla sua passione per questa cultura. Si tratta di un recital sui maggiori compositori ebrei di musical con particolare riferimento a Bernstein e Gershwin. Il programma del 19 maggio era una versione ridotta che prevedeva alcuni brani per pianoforte a quattro mani (ad esempio la bellissima Rapsodia in Blu) e altri celebri pezzi cantatati da Alberto Milazzo che ha affascinato gli spettatori con la sua stupenda voce. Tra questi l’intramontabile “Mein Herr” da “Cabaret”, “Something’s coming” “Maria” e “Tonight” da “West Side Story” e, da ultimo, a richiesta del pubblico entusiasta, “Papa can you hear me?” da “Yentl”.
Una performance scoppiettante per Alberto Milazzo
La performance, tuttavia, non è stata solo musicale: secondo una formula ormai collaudata e apprezzata sia dagli spettatori nuovi, sia da parte di fan affezionati, ci sono stati scoppiettanti intermezzi recitati. L’artista, infatti, da un lato ha fornito notizie sulle vite dei due compositori e sulla genesi delle loro opere, dall’altro ha proposto alcune divertenti storielle ebraiche. Spassoso l’accostamento tra le madri ebree e quelle siciliane, oggetto, tra l’altro del suo ultimo romanzo, “La morale del centrino” edito da SEM, che Alberto presenterà il 13 giugno alla libreria Modusvivendi di Palermo.
Altro tema delicatissimo, trattato con grande ironia, è stato quello dei diritti LGBT: attraverso la storia di Bernstein, artista doppiamente perseguitato perché ebreo e perché apertamente omosessuale, Alberto ha offerto spunti per riflettere sull’attualissimo problema dei diritti civili senza appesantire lo spettacolo che è risultato, come sempre, godibilissimo.