Di Lucilla Continenza
Il tradizionale appuntamento culturale milanese, “La Milanesiana”, compie 20 anni sotto il segno della speranza (The Hope), ovvero il tema di quest’anno. Dal 10 giugno al 23 luglio, Milano e altre città saranno infatti protagoniste di tanti eventi di festa di vera cultura. L’idea di organizzare una kermesse di grande spessore intellettuale nel capoluogo meneghino fu di Elisabetta Sgarbi nel lontano 2000, e l’evento ha aumentato il suo successo negli anni. Tantissimi gli appuntamenti (gratuiti) in un fitto calendario quotidiano: 66 incontri, 212 ospiti da 15 Paesi e 14 città italiane coinvolte.
La Milanesiana quest’anno da Milano si sposta infatti anche in altri centri italiani che hanno accolto diverse iniziative con entusiasmo. Alcune delle città dove approderà, per alcuni appuntamenti, sono: Roma, Venezia, Brescia, Gardone Riviera, Pavia e Lodi.
A questa edizione, oltre ai tradizionali temi trattati, si aggiunge poi l’economia, con appuntamenti che si terranno presso la sede della Borsa Italiana. La rassegna ha infatti sempre spaziato tra numerosi settori del sapere: letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro e diritto. Tra le mostre menzioniamo quella organizzata al Piccolo Teatro Grassi, 20 anni di Milanesiana, e 30 anni di Teatri Unitì che sarà inaugurata il 26 giugno anche da Toni Servillo.
Il budget speso per il lungo evento è di 682 mila euro, per l’80 per cento coperto da privati. Tra gli sponsor principali ricordiamo Bmw, Intesa Sanpaolo, Borsa, Enel, Ubi Banca e altri. Si evidenzia purtroppo la carenza di finanziamenti pubblici, problema che si riscontra in tutte le iniziative culturali italiane.
La Milanesiana, la speranza
La Milanesiana vuole raccontare un’Italia energica e vitale, speranzosa, un Italia che ha bisogno di tornare in qualche modo a sorridere, di un Italia che educa, che non si arrende. Scrive Elisabetta Sgarbi nella brochure di presentazione della kermesse: “Gli anniversari ci sono per essere oltrepassati. Anzi sono già oltrepassati quando li si celebra. Eppure non posso fermarmi a ricordare. Non mi è estraneo un senso di orgoglio compiuto per il tragitto, ma anche un sentimento di nostalgia. Mi mancano amici di questi vent’anni che, della Milanesiana, sono stati l’anima: Umberto Eco, Luciano Emmer, Carmelo Bene, Giovanni Reale, Paolo Terni, Michael Cimino, Lucio Dalla, per citarne solo alcuni (ndr…) La Milanesiana racconta un’Italia piena di energia, piena di speranza. Io provo nostalgia. E il tema di questa ventesima edizione è la speranza”.
La rassegna affronta quindi un sentimento molto comune attualmente, in un periodo di abbruttimento generale. Elisabetta Sgarbi ha già il tema per il prossimo anno: l’illusione.
Gli appuntamenti
La speranza si divide in tre parti. La prima fase inizia il 10 giugno, con l’anteprima de La Milanesiana, alla Borsa di Milano con la lettura del canto “VI del Purgatorio” di Dante, con Roberto Herlitzka. Mario Monti parlerà poi di “democrazia”. Seguirà il concerto di Alice e l’inaugurazione di tre mostre. Nella stessa sede, l’11 giugno, il Nobel francese di origine cinese Gao Xingjian ripercorrerà i fatti di piazza Tienanmen con Luciano Fontana direttore del «Corriere della Sera». Previsto anche lo spettacolo sul tema de “I disadattati” con Ale e Franz al Memoriale della Shoah.
La Milanesiana vera e propria parte però il 26 giugno al Piccolo Teatro Grassi di Milano, dove interverranno due Premi Nobel come Wole Soyinka e John Coetzee. Anche Claudio Magris (Premio Strega 1997) terrà una lezione dal titolo “Cosa posso sperare” il 28 giugno al Piccolo teatro studio Melato sempre a Milano.
Non mancheranno tre Premi Pulitzer, tra cui Richard Powers, premio Pulitzer 2019. Per gli appuntamenti musicali menzioniamo, sempre a Milano, un ricordo a Fabrizio De Andrè, il 1 luglio, a 20 anni dalla scomparsa. Presenteranno la serata: la moglie del cantautore, Dori Ghezzi e il figlio, Cristiano. Il 5 luglio sempre al Piccolo è previsto un concerto (a pagamento) di Vinicio Capossela. Anche la filosofia e la scienza avranno un ruolo centrale, con un intervento di Massimo Cacciari sul tema giustizia e speranza, che si terrà il 27 giugno sul palco del Piccolo Teatro Grassi.
Tutta la fitta programmazione di Milano e delle altre città: http://www.lamilanesiana.eu/