Di Monica Iside De Stefani.
Genitori quasi perfetti è il nuovo film di Laura Chiossone. Una commedia esilarante, ma che fa riflettere. Uscirà nelle sale italiane il 29 agosto. La sceneggiatura è di Gabriele Scotti e Renata Ciavarino. Nel film, che si può definire corale, recita Anna Foglietta fresca del suo David di Donatello con Un giorno all’improvviso, più diverse candidature e premi importanti sia come attrice di cinema che di teatro.
Il ricco e prestigioso cast di Genitori quasi perfetti è composto anche da: Paolo Calabresi, Lucia Mascino, Marina Rocco, Elena Radonicich, Francesco Turbanti, Paolo Mazzarelli, Marina Occhionero, Nicolò Costa.
Il film è distribuito da Adler Entertainment e prodotto da: Indiana Production, Rossofilm, Maremosso con Rai Cinema in associazione con Proxima Milano
Genitori quasi perfetti: recensione
Per gli otto anni di Filippo sarà organizzata una festa in maschera da Simona (Anna Foglietta), una madre single.
Divisa tra le incombenze lavorative e gli impegni formativi del figlio, Simona, cresce Filippo (l’esordiente Nicolò Costa) dedicandosi a lui con la dolcezza ed i timori di chi vuole e spera il meglio per la propria creatura.
Ma fin dove ci si può spingere nell’educazione della prole? Come essere certi che quanto proponiamo ai nostri figli sia la scelta di vita più adatta a loro? Quali i criteri per farli divenire adulti maturi, responsabili, idealisti o semplicemente delle persone capaci di vivere le complessità dei nostri tempi? Inoltre chi oppure cosa decide che quanto scelto sia più appropriato? Sono queste le domande a cui il lungometraggio cerca di rispondere in questi tempi frenetici e “schizofrenici” e dove spesso una madre si ritrova a crescere un figlio da sola, vista la precarietà dei rapporti sentimentali.
Nessun manuale può avvalersi però di un primato con linee guida autorevoli. Genitore si diventa man mano che i figli crescono.
Con delicata e, altrettanto forte, ironia scopriremo come i piccoli individui sapranno “smascherare” i grandi, evidenziando i difetti, i pregiudizi, le ossessioni e le paure che pervadono l’essere madre, e/o padre.
I figli osservano, emulano, contrastano da sempre i genitori e, tuttavia, hanno una propria identità.
Seppure con meticoloso affanno per rendere riuscita la festa di compleanno del figlio, l’evento sarà ricco di risvolti burrascosi. Nei social il gruppo degli invitati appare perfetto, ma dal vivo i rapporti si rivelano per quello che sono: imperfetti. Persino la giovanissima animatrice, riconosciuta dai bimbi come fata, scopertasi gravida ed abbandonata dall’innamorato, sarà più autorevole del gruppo di genitori riunitisi per l’occasione.
Simona dovrà quindi riconoscere che l’unico modo per essere un “perfetto genitore” è quello di dedicarsi a Filippo comprendendo le sue azioni e volgendo uno sguardo più diretto alle inclinazioni del figlio. Riuscirà così ad addentrarsi nel mondo del suo cucciolo e, condividendone il gioco, saprà trovare la giusta chiave di crescita per entrambi.