Di Judith Sala Maffeis.
Letteralmente una Grande Prosa per la stagione 2019/2020 del teatro Manzoni di Monza. Il teatro propone infatti in calendario otto spettacoli, anche in abbonamento, con Compagnie di rilevanza nazionale e con artisti e progetti d’eccezione.
” La Grande Prosa si presenta particolarmente preziosa per l’importanza degli artisti coinvolti, con “big” del teatro, come Giulia Lazzarini, Ugo Pagliai, Massimo Dapporto. E ancora: attori che si muovono tra cinema e teatro come Alessandro Preziosi e Alessio Boni e interessanti incursioni di prosa di artisti provenienti da altri percorsi artistici, come Ale e Franz – commenta il Direttore Artistico Paola Pedrazzini – che continua: “Ma anche per l’esclusività degli spettacoli: ad esempio, gli attesissimi debutti di stagione di Arsenico e vecchi merletti , Romeo & Giulietta, Nati sotto contraria stella, Testimone d’accusa, Ditegli sempre di sì, oltre agli spettacoli che vengono da una Stagione di grande successo di critica e pubblico“.
Segnerà l’apertura di Stagione, dal 15 al 17 novembre, Vincent Van Gogh – L’odore assordante del bianco interpretato da un intenso Alessandro Preziosi, già in scena la scorsa stagione con ottimo successo di pubblico al Manzoni di Milano, sotto la guida di Alessandro Maggi. Il testo è vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005. Lo spettacolo verte sulla vicenda dell’artista, sul rapporto intimo fra i due fratelli, Van Gogh e Theo, che di fatto è un’allucinazione del maestro olandese. Nell’ospedale psichiatrico Vincent consuma la sua disperazione. Dopo aver prodotto con incredibile energia una serie sconvolgente di capolavori, Vincent si suicida in un campo nei pressi di Anversa. Sulla sua bara decine di girasoli, fiori che amava tanto.
Il 29, il 30 novembre e il 1 dicembre, andrà in scena Don Chisciotte con Alessio Boni per l’adattamento di Francesco Niccolini, liberamente ispirato al romanzo di Miguel De Cervantes Saavedra. Boni reciterà con Serra Yilmaz una delle attrici preferite di Ozpetek. La regia è dello stesso Boni, Roberto Aldorasi e Marcello Prayek. Considerato come il testo più rappresentativo della letteratura spagnola, nonché come il primo romanzo della letteratura occidentale, è il simbolo dell’uomo moderno che combatte contro un mondo che non lascia spazio all’immaginazione, che annichilisce le aspirazioni insite nell’essere umano. Un cavaliere errante alla ricerca di nuove avventure per proteggere i più deboli.
A dicembre, il 13, 14 e 15, è in programma Arsenico e vecchi merletti. Il regista napoletano Geppy Gleijeses dirige due icone del teatro italiano: Giulia Lazzarini e Annamaria Guarnieri. La commedia venne scritta nel 1939 dal commediografo statunitense Joseph Kesselring. Non è una farsa macabra, né una satira del giallo. Migliaia di repliche in tutto il mondo. Lo spettacolo debuttò a Broadway nel 1941, in Italia con la Compagnia Morelli-Stoppa nel 1945. In Arsenico e vecchi merletti i 24 cadaveri che giostrano non hanno alcuna disturbante materialità. Hanno stile e gioco scenico.
Il nuovo anno si aprirà poi all’insegna della grande drammaturgia con Romeo e Giulietta. Nati sotto contraria stella, dal 24 al 26 gennaio, rivisitazione del classico di Shakespeare di Leo Muscato per Ale e Franz, il duo comico Alessandro Besentini e Francesco Villa formatosi nel 1995 e giunto alla ribalta negli anni 2000 con la partecipazione al programma televisivo Zelig.
Farà seguito, il 7, 8 e 9 febbaio, Un borghese piccolo piccolo di Vincenzo Cerami, interpretato da Massimo Dapporto. Tratto dal celebre romanzo di Vincenzo Cerami e già indimenticabile capolavoro cinematografico di Monicelli con Alberto Sordi, diventa una pièce e approda a teatro. In scena una tragicommedia che regalerà momenti di comicità a tratti esilarante, ma che apre anche alla riflessione, al dibattito di essere tutti uguali di fronte alla Legge sulle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica, sul desiderio di raggirare le regole per ottenere facilmente ciò di cui si ha bisogno.
Testimone d’accusa con Ugo Pagliai e Violante Placido è in calendario Il 21, 22 e 23 febbraio. Il racconto, di Agatha Christie, narra di Leonard Vole, arrestato per l’omicidio di Emily French, un’anziana benestante che, ignarando che Leonard fosse sposato, lo aveva nominato suo principale erede. La testimonianza della moglie di Leonard, l’austriaca Romane parrebbe d’accusa, in realtà elabora un complicato piano per farlo assolvere.
A seguire, il 13, 14, 15 marzo, I promessi sposi alla prova, di Giovanni Testori, diretto da Andrée Ruth Shammah, colonna del teatro italiano e direttrice del Franco Parenti di Milano, che lancerà una sfida vinta, di far rivivere lo spettacolo originario, 1984: “Per quanto lontano da noi e dallo spirito del nostro tempo, un classico è tale perché capace di risvegliare dubbi ed emozioni proprie a tutte gli esseri umani in qualsiasi epoca”.
Il 17, 18, 19 aprile la Grande Prosa termina in bellezza con: Ditegli sempre di sì di Eduardo con Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, per la regia di Roberto Andò. E’ una commedia in bilico tra la pochade e un vago pirandellismo, un congegno bizzarro in cui Eduardo si applica a variare il tema della normalità e della follia, consegnando al personaggio di Michele Murri, il protagonista, i tratti araldici della sua magistrale leggerezza. Un pazzo, erroneamente congedato dal manicomio che lo ha ospitato, torna a casa dalla sorella Teresa e inizia, lucidamente, furiosamente, a sperimentare, e stravolgere, gli effetti della cosiddetta normalità.
Per informazioni e prenotazioni:
Via A.Manzoni 23, 20900 Monza MB Tel. +39 039 386500