Di Lucilla Continenza.
In Mare Aperto è il titolo della nuova stagione del teatro Carcano di Milano. Ne scriviamo ora, anche se la presentazione alla stampa è di un paio di mesi fa, visto che siamo quasi a conclusione di un’estate particolare e ancora piena di incertezze. Insomma in mare aperto, in tutti i sensi.
Il mare evoca infinito e imprevedibilità, ma nel contempo serenità e diverse possibilità; o quando è burrascoso diventa potente e pericoloso.
Per il Carcano l’espressione In Mare Aperto è: “Sinonimo di coraggio e fiducia, curiosità e desiderio d’avventura“.
Dopo la scomparsa dello storico direttore artistico Giulio Bosetti, e dopo la direzione di Marina Bonfigli, l’ultimo cambio di direzione, con la coppia Sergio Fantoni e Fioravante Cozzaglio, fa assumere, allo storico teatro di Milano, la denominazione di Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano. Il teatro prosegue infatti l’impegno verso un periodo che definisce della “maturità” e si pone l’obiettivo di dare: “Un’immagine forte e distintiva, traghettando nel mare aperto di nuove prospettive, che in questi anni di direzione, il pubblico ha molto apprezzato“.
Direttamente dal teatro: “Il pubblico ha dimostrato di assecondare volentieri la tensione del teatro verso un’inedita esplorazione del nuovo, accompagnandolo nel non facile progetto di modulare tradizione e innovazione, di costruire un percorso colto e popolare insieme, di agganciare i fermenti artistici e culturali condivisi e che meritano di essere coltivati e apprezzati dagli spettatori”.
In Mare aperto: stagione 2019/2020
Anche per la prossima stagione, che parte a ottobre, il Carcano si mette alla prova con diverse espressioni artistiche: dalla prosa più classica, alla cultura narrata, a una speciale sezione tutta al femminile, al teatro sperimentale, alla danza, alla musica classica, al teatro per i più piccoli.
Addentriamoci nei temi e nel calendario della programmazione della nuova stagione.
Prosa: Teatro dell’intelligenza-teatro del gradimento
Per quanto riguarda la prosa, che rappresenta sempre il piatto forte di tutti i teatri, la stagione punta al “Teatro dell’intelligenza-teatro del gradimento”. Si parte con tre debutti nazionali: Il Grigio di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, adattato da Giorgio Gallione, (dal 3 al 13 ottobre 2019). Il Grigio è un topolino che entra nella vita del protagonista Elio, (ex Elio e le Storie tese), che decide di trascorrere una vita ritirata in campagna, ma disturbata dalla presenza del topo di cui poi diventerà amico. Si tratta del teatro-canzone che Gaber aveva già portato in scena proprio al Carcano nel 1988.
Il secondo debutto è La Camera Azzurra, da un romanzo di Georges Simenon, per la regia di Serena Sinigaglia (dal 17 al 27 ottobre 2019). Si tratta di un noir con tradimento e assassinio, forse, compiuto da due amanti verso i rispettivi compagni legittimi. Sul palco l’affascinante Fabio Troiano e la giovane Irene Fabbri. I due protagonisti sono affiancati da Giulia Maulucci e Mattia Fabris
Lo Zoo di vetro, un classico della prosa di Tennessee Williams, è Il terzo debutto rivisitato del Carcano per la regia di Leonardo Lidi (dal 7 al 17 novembre 2019). Dalle note sullo spettacolo leggiamo: “Lidi affronta Lo Zoo di vetro, come una tappa imprescindibile del suo personale viaggio attraverso le Famiglie del teatro, esplorando dinamiche misteriose e destabilizzanti”. Alla prova con il non semplice testo di T.Williams: Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Mariano Pirrello, Anahì Traversi.
Anche Pirandello, il maestro di Agrigento, e del teatro italiano, non manca all’appello del Carcano, con Il berretto a Sonagli, (dal 28 novembre all’8 dicembre 2019). Parliamo di un altro imperdibile cult per l’adattamento e la regia di Valter Malosti che interpreta lo scrivano Ciampa. Il riadattamento riporta Pirandello alla sua lingua, ovvero il siciliano e ad un italiano “sicilianizzato”. Con Malosti, recitano: Roberta Caronia, Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Maria Lombardo, Roberta Crivelli.
A seguire un altro classico della grande prosa, ovvero La cena delle belve dell’armeno francesizzato Vahè Katchà, tradotto e adattato da Vincenzo Cerami, e ambientato durante il periodo dell’occupazione tedesca. Spettacolo drammatico e crudo e che mette in evidenza il peggio dell’animo umano (dal 9 al 19 gennaio 2020). In scena: Marianella Bargilli, Alessandro D’Ambrosi, Maurizio Donadoni, Ralph Palka, Gianluca Ramazzotti, Ruben Rigillo, Emanuele Salce, Silvia Siravo. La regia associata è di Julien Sibre e Virginia Acqua.
Appuntamento successivo della prosa è con Il silenzio grande di Maurizio de Giovanni, che dopo aver già scritto romanzi da cui hanno preso spunto importanti serie TV come Il Commissario Ricciardi e I bastardi di Pizzofalcone è ora al debutto con una commedia teatrale (Dal 6 al 16 febbraio 2020) . Maurizio de Giovanni è uno scrittore napoletano di fama internazionale. Protagonisti dello spettacolo sono: Massimiliano Gallo, Stefania Rocca. Recitano anche Monica Nappo, Paola Senatore, Jacopo Sorbini.
L’inverno termina con un classico della tragedia greca Antigone di Sofocle che non ha bisogno di presentazioni, (Dal 20 febbraio al 1 marzo 2020). L’allestimento diretto da Laura Sicignano, essenziale e arricchito da musiche dal vivo, si avvale dell’ interpretazione di un talento confermato del teatro: Sebastiano Lo Monaco. Con Lo Monaco gli attori dello Stabile di Catania: Lucia Cammalleri, Egle Doria, Luca Iacono, Silvio laviano, Simone Luglio, Franco Mirabella, Barbara Moselli, Pietro Pace.
La stagione primaverile si apre poi con Le verità di Bakersfield di Syephen Sachs made in USA, (dal 12 al 22 marzo). Protagonista è un’America in crisi e caratterizzata da divari sociali. Lo spettacolo si avvale della regia di Veronica Cruciani. Recita un duo d’eccezione: Marina Massironi e Roberto Citran.
Gli ultimi tre appuntamenti di Prosa del Carcano hanno importanti protagonisti. Vittorio Sgarbi, accompagnato dalla musica di Valentino Corvino, è infatti alle prese con il genio di Raffaello (dal 24 al 29 marzo). Occasione questa per il critico “contestatore” di onorare il pittore per i 500 anni dalla morte.
Penultimo spettacolo è poi un’opera di Carlo Goldoni Gl’Innamorati, che in questa versione recitata da Davide Lorenzo Palla, grande esperto di Shakespeare, si intitola Innamorati (dal 23 aprile al 3 maggio). Si tratta di una rivisitazione molto particolare rispetto al testo goldoniano, dove l’amore romantico assume diverse sfaccettature e non poi cosi romantiche. La rappresentazione è diretta da Riccardo Mallus. Con Corvino, recitano: Irene Timpanaro e Alberto Boubakar Malanchino, accompagnati dal musicista Tiziano Cannas Aghedu.
Gran finale di stagione con Mistero Buffo, il Grammelot del grande Dario Fo (dal 7 al 17 maggio 2020). Ugo Dighero è regista e interprete. Si legge a proposito dello spettacolo: “Dighero ha scelto due tra i brani più celebri di questo grande patrimonio letterario e teatrale, trasformandoli negli anni in un suo personale cavallo di battaglia. La sua rivisitazione accosta comicità trascinante e contenuti forti senza mai perdere la leggerezza e la poesia propri del teatro di Fo”.
Cultura narrata
Muro contro muro
Tornano al Carcano anche le questioni politico/sociali. Paolo Colombo, professore ordinario di Storia delle Istituzioni Politiche all’Università Cattolica di Milano, da il via alla rassegna presentando Muro contro Muro. Colombo è infatti protagonista di tre incontri che raccontano i muri, reali o metaforici, che hanno segnato o ancora segnano la nostra vita e la nostra storia.
Si parte da Olivetti e il primo PC. La grande opportunità perduta, ovvero la storia pionieristica della Olivetti fra gli anni ’50 e ’60. Nel 1964 il sogno di Olivetti verrà fermato. Cosa è accaduto? (28 ottobre 2019).
Segue Il crollo della “cortina di ferro”. Ceausescu, la Romania e i mostri della politica che racconta la storia della Romania soffocata dalla dittatura del socialismo reale. Un racconto del lato negativo della politica fatta di sopraffazione, arbitrio, meschina ricerca del potere, incapacità, arroganza e mistificazione, (2 dicembre 2019).
Nell’ultimo appuntamento, Muri. Storie di umanità divisa: dalla Muraglia cinese a Banksy la riflessione verte sul mondo contemporaneo, che alla fine del secolo scorso credeva ancora in un futuro senza muri, (10 febbraio 2020). Oggi è l’esatto contrario: viviamo in un mondo diviso, frammentato, segmentato da ogni tipo di muro. Attraverso la magia delle illustrazioni di Michele Tranquillini l’intento è di capire il senso, o l’incomprensibilità, di questi muri antichi e moderni, (dal Vallo di Adriano alla Muraglia cinese, dal Muro di Berlino alle pareti dei luoghi sacri di Gerusalemme).
Il carattere degli italiani
Altro appuntamento politico/sociale del Carcano si intitola Il carattere degli italiani. Qual è l’identità degli italiani? Come ci vediamo e come ci vedono all’estero? Questi sono i temi in cui si articola il nuovo ciclo delle “Lezioni di Storia” di Editori Laterza che tornano al Carcano. A condurre gli appuntamenti emeriti professori universitari, storici, scrittori e giornalisti di fama. Citando i titoli: Dante Alighieri. Una patria lontana con Chiara Mercuri, (11 novembre 2019); Caterina da Siena. Furore e arrendevolezza con Maria Giuseppina Muzzarelli,(9 dicembre 2019); Niccolò Machiavelli. Astuzia e fortuna con Maurizio Viroli, (13 gennaio 2020); Leonardo Da Vinci. Genio e sregolatezza con Antonio Forcellino, (24 febbraio 2020); Camillo Benso di Cavour. Il calcolo e l’occasione con Alessandro Barbero, (30 marzo 2020); Eleonora Duse. La bellezza come arte con Valeria Palumbo,(20 aprile 2020); Giuseppe Verdi. L’Italia come passione con Corrado Augias, (27 aprile 2020).
I donn de Milan
Philippe Daverio, il famoso critico d’arte, è pure lui presente quale protagonista degli incontri sociali del Carcano, con un progetto inedito intitolato I donn de Milan. L’intento è raccontare la vita di figure femminili che hanno avuto un ruolo di primaria importanza a Milano nel corso della sua storia: Carlo Porta e la Contessa, (3 febbraio 2020); Il Giovin Signore e la Giovin Signora, (9 marzo 2020); I salotti de Milan, (6 aprile 2020); Sarfatti, Kuliscioff e il Novecento milanese, (11 maggio 2020).
Donne scatenate (Punti, appunti e spunti al femminile)
Durante la settimana della Festa della donna, sul palcoscenico del Carcano in calendario quattro spettacoli tutti al femminile. Apre Lella Costa che presenta Questioni di cuore, (2 marzo 2020). Lucilla Giagnoni è invece autrice e interprete di due titoli: Vergine madre, la lettura di sei canti della Divina Commedia, (3 marzo 2020); e Magnificant, di Alda Merini, dove l’attrice esplora il femminile: “Forza che può fare l’impossibile, armonia e principio rigeneratore del mondo“, (4 marzo 2020). Ultimo appuntamento con la rassegna è con Appunti G: spettacolo ironico e dissacrante. In scena tre note attrici comiche: Lucia Vasini, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, e la giornalista Livia Grossi. Questa è un’occasione divertente e interessante per riflettere su un tema dalle mille sfaccettature, (dal 5 all’8 marzo 2020).
Ex Novo – Esplorando un teatro diverso
Riparte poi la rassegna Ex Novo. Sul palco del Carcano il giornalista Beppe Severgnini, in Diario Sentimentale di un giornalista, racconta le trasformazioni nei media a cavallo dei due secoli, anche attraverso le sue esperienze professionali e personali. Il racconto intimo si avvale dell’apporto della giovane artista radiofonica Serena Del Fiore alla consolle, (7 ottobre 2019).
Maurizio de Giovanni ritorna sul palco del Carcarcano e porta in scena Il commissario Ricciardi. de Giovanni è accompagnato da Marianita Carfora, Giacinto Piracci, Zac Alderman, Marco Zurzolo, (21 ottobre 2019). Ricciardi è un personaggio nato dalla fantasia di de Giovanni, ed è il protagonista, oltre che di una serie televisiva di cui abbiamo già accennato di prossima uscita, di alcuni tra i suoi più apprezzati e venduti romanzi. Leggiamo quale critica: “Storie in cui si celano il colore, i ritmi e la poesia di Napoli e che non chiedono altro che di essere cantate“.
Mario Incudine, attore di talento e dotato cantante e musicista, è il protagonista di Barbablù della giovane autrice siciliana Costanza Di Quattro, (dal 19 al 24 novembre 2019). Si tratta di un monologo tratto da una favola antica e raccapricciante che parla di amore distruttivo: “Il cattivo per eccellenza si apre e si confida in un delirio surreale di lucida follia” si legge nelle note di regia. Le musiche sono eseguite dal vivo da Antonio Vasta, e composte dallo stesso Incudine. La regia è di Moni Ovadia, nome sempre di grande prestigio.
Non manca la denuncia sociale a sfondo politico. In scena infatti la scrittrice Michela Murgia, con la drammaturgia sonora dal vivo di Francesco Medda Arrogalla, parla di Istruzioni per diventare fascisti, (dal 12 al 15 dicembre 2019). In democrazia si può essere infatti fascisti semplicemente attraverso la manipolazione di messaggi e comportamenti. Durante la serata, cosa molto interessante, è previsto un piccolo test per misurare il grado di apprendimento e l’adesione al fascismo mascherato.
Il matematico e divulgatore Piergiorgio Odifreddi è poi protagonista di tre appuntamenti di argomento scientifico. Il primo si intitola Dalla Terra alle Lune – Un viaggio cosmico in compagnia di Plutarco, Keplero e Huygens , (16 dicembre 2019). Parliamo di un incontro proposto in occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. In evidenza le reciproche influenze, le anticipazioni scientifiche, ma anche gli errori in cui sono caduti i tre grandi pensatori. Gli altri due appuntamenti sono dedicati alla matematica. Si apre con La matematica degli indiani (27 gennaio 2020). Gli indiani hanno infatti inventato lo zero e le analisi trigonometriche. Conclude La matematica degli arabi dove è illustrato il grande contributo alla matematica della cultura araba, (23 marzo 2020).
Presente anche Ascanio Celestini con Barzellette, in questa occasione anche autore e regista, (dal 24 al 26 gennaio 2020). In una piccola stazione un ferroviere racconta le barzellette che ha ascoltato dai viaggiatori nel corso della sua lunga carriera. Diventa questa un’esilarante occasione per accorgersi che non ci si deve mai prendere seriamente nella vita.
Menzioniamo infine Turandò, senza T finale per rendere lo spettacolo più pop. Turandò è messo in scena da Musica Nuda, duo musicale di culto fondato dalla cantante Petra Magoni e dal contrabbassista Ferruccio Spinetti, artefici di un progetto musicale tra jazz, canzone d’autore, rock, punk e classica. La drammaturgia e la regia sono di Marta Dalla Via (dal 31 marzo al 5 aprile 2020). Viene qui ripresa in chiave pop e ironica la storia di Turandot, la principessa cinese che solo sotto costrizione del padre imperatore accetta di prendere marito che sarà colui che risolverà tre difficili indovinelli. Ai malcapitati pretendenti che non indovineranno toccherà la decapitazione.
Danza: Danza e non solo – La cultura del corpo
Per la sezione danza sono 6 gli appuntamenti in calendario. Si parte con La mia vita d’artista – Storie di ordinaria e straordinaria dislessia, (il 25 e 26 novembre 2019). Sabrina Brazzo, étoile internazionale e prima ballerina del Teatro alla Scala, mette in scena il proprio percorso di artista dislessica. Con la stella, danzano Andrea Volpintesta, primo ballerino del Teatro alla Scala, Jas Art Ballet, compagnia da loro fondata e diretta, e numerosi altri interpreti. Non dimentichiamo Vivaldiana di Spellbound Contemporary Ballet, nuova creazione del coreografo Mauro Astolfi, dedicata a Vivaldi, (dal 20 al 22 dicembre 2019).
Segue Eureka di Kataklò Athletic Dance Theatre, (il 30 dicembre 2019 e il 6 gennaio 2020). In scena quest’anno è previsto un riallestimento speciale ed esclusivo per Milano in occasione del venticinquesimo compleanno della compagnia fondata e diretta da Giulia Staccioli. Punti di forza dello spettacolo sono: intensità, espressività, suggestione, accuratezza e ricerca di un movimento nuovo comprensibile e apprezzabile da tutti.
Anche il Balletto di Roma festeggia al Carcano un anniversario importante, ovvero i primi sessant’anni di attività. La coreografia scelta per l’occasione è Io, Don Chisciotte, (dal 29 gennaio al 2 febbraio 2020). La lotta contro i mulini a vento del famoso protagonista del testo di Cervantes diventa metafora di ricerca della propria interiorità. Fabrizio Monteverde ha curato la coreografia.
Un altro grande classico della danza che non ha bisogno di presentazioni è in scena al Carcano, (dal 17 al 19 aprile 2020). Parliamo del classico Swan Lake – Il Lago Dei Cigni, rivisitato dal ballerino e coreografo Giorgio Azzone. Sul palco: Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta e il loro Jas Art Ballet. Dalle note sullo spettacolo: “Sulle musiche di Čajkovskij, la coreografia si sviluppa attorno al tema della violenza di genere dando vita ad uno spettacolo attuale e coinvolgente che mantiene il gusto tradizionale dell’eleganza delle linee e dell’ambientazione magica e ricca di mistero”.
La Musica: La Musica a Teatro- Ascoltare con gli occhi
Anche la musica è protagonista della stagione del Carcano con il progetto musicale: Beethoven e i suoi eredi. Tre sono i concerti, la domenica mattina, grazie alla collaborazione con Fondazione La Società dei Concerti. Protagonista è Saleem Ashkar, celebre pianista israeliano che vanta collaborazioni con direttori di livello mondiale. Beethoven diventa l’elemento ispiratore e unificatore, ma i brani spaziano da Brahms a Schumann a Schoenberg, Beethoven e Brahms, due geni a confronto, (19 gennaio 2020) ; Beethoven e Schumann: passione, impeto e poesia, (1 marzo 2020); Beethoven filosofo e progressista, (5 aprile 2020).
Il Carcano e la collaborazione con il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano
Continua poi la collaborazione tra il Carcano e il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano. Per questa stagione sul palco: Apollon Musagète e Pulcinella, danzati sulle note di Igor Stravinskij, con le nuove coreografie di Giorgio Azzone. Protagonisti l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio ed i ballerini Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, affiancati dalla loro compagnia Jas Art Ballet, (dal 22 al 24 maggio 2020).
Le favole a teatro: Fantateatro
Il Carcano non dimentica i piccini con Fantateatro che intrattiene i bambini e le loro famiglie nei Fantaweekend. I testi e la regia sono di Sandra Bertuzzi.
Parliamo di 8 appuntamenti tra favole della tradizione e di nuova creazione come: La spada nella roccia – Il musical rock, (10 novembre 2019 ore 11.00); L’orco puzza, (24 novembre 2019 ore 11.00); La bella e la bestia, (7 dicembre 2019 ore 15.00); Il canto di Natale, (15 dicembre 2019 ore 11.00); La Regina delle nevi, (4 gennaio 2020 ore 15.00); La Regina carciofona, (12 gennaio 2020 ore 11.00); Il libro della Giungla, (25 gennaio 2020 ore 15.00); I Tre Porcellini (9 febbraio 2020 ore 11.00).
Per informazioni e prenotazioni: https://www.teatrocarcano.com