Di Judith Maffeis Sala.
Ancora pochi giorni per visitare la mostra: Moti d’acque e immaginario urbano presso lo Spazio mostre acquario civico di Milano. Nel 500° anniversario, celebrato in tutto il mondo, della morte di Leonardo da Vinci (1452-1519), fra le tante iniziative di memoria, il Comune di Milano-Cultura e l’Acquario-Civica Stazione Idrobiologica hanno promosso infatti un’esposizione sul tema dell’acqua: Moti d’acque e immaginario urbano. Esposizione che riporta a Leonardo, visto che il maestro di Vinci, dimostrò passione per l’idraulica dal 1482 al 1500.
A questa mostra hanno aderito un gruppo di artisti milanesi: Pino di Gennaro, Renato Galbusera, Maria Jannelli, Antonio Miano e Claudio Zanini.
Domenico Piraina, Direttore del Civico Acquario di Milano, così ci informa:
“Nella città ideale immaginata da Leonardo, il centro abitato si fonda sull’acqua e sulla sua forza purificatrice. Le città di quel periodo, a causa della sporcizia causata dal sovraffollamento, da fogne scoperte e dal mancato rispetto di elementari norme igieniche, erano spesso funestate da epidemie di peste, come quella che devastò Milano tra il 1484 e il 1485”. Continua Piraina: “Durante il suo soggiorno a Milano, città allora ricca di navigli, Leonardo progettò di collegare il naviglio Martesana ai navigli interni attraverso delle chiuse per spostarsi nella città in barca. Nel pensiero leonardesco l’acqua è parte essenziale del tessuto urbano e considerata per la sua effettiva utilità, anche se la città di Milano non ebbe quel radicale cambiamento architettonico che Leonardo aveva immaginato.(…) Si occupò anche delle dinamiche dei fluidi (vento, vapori e acque). Conclude il direttore a proposito della passione di Leonardo per l’idraulica e la città meneghina: “Girando per Milano e dintorni possiamo vedere le vestigia e, in alcuni casi, l’attuale funzionamento delle opere progettate da Leonardo. Da questo contesto il progetto: una visione di città che l’immaginario degli artisti risarcisce di una presenza rimossa“.
Nella mostra i cinque artisti rielaborano infatti soggettivamente, secondo il proprio talento, la città immaginaria e immaginata da Leonardo, dando vita ad opere che pur mantenendo la propria peculiarità, concorrono insieme ad un fine comune. Le opere esposte sono quindi spirali e vortici ispirati ai disegni di Leonardo. Nella mostra troviamo motivi di fauna acquatica e altri soggetti, mare e acqua in varie accezioni.
All’Acquario Civico di Milano, nel 2015, si tenne già la mostra Leonardo e l’acqua. Tra scienza e pratica a Milano, dedicata agli studi di Leonardo da Vinci sull’acqua e furono esposti undici modelli storici di macchine ed una serie di bassorilievi realizzati negli anni cinquanta. La mostra faceva parte delle iniziative di EXPO in città, durante il semestre dell’Esposizione Universale.
Questa nuova esposizione si pone l’obiettivo di proseguire nella riflessione del pensiero di Leonardo quale: artista, inventore, architetto, ingegnere, musicista, appassionato di ottica, anatomia, meccanica e idraulica.
Interessante è ricordare la conclusione a cui giunse Leonardo ovvero che, alla fine, la terra verrà completamente e inevitabilmente sommersa dalle acque: “Perpetui son li bassi lochi del fondo del mare, e il contrario son le cime de’ monti; séguita che la terra si farà sperica e tutta coperta dall’acque, e sarà inabitabile”: affermò il maestro.
Ad oggi non sappiamo se l’uomo potrà combattere questa condizione e se mai accadrà, ma sappiamo che è l’acqua è elemento fondante perché è dall’acqua che la vita ha avuto origine.
La mostra è visitabile fino all’8 settembre.