Di Lelio Naccari
2019-09-09. Una data simbolicamente molto potente che ha visto due artisti dell’anima condividere parte della loro essenza in un luogo magico, situato a Rometta Monti, a Messina. Si tratta dei messinesi Paolo Bisazza, cultore di meditazione e ricerca spirituale, e Giovanni Renzo, pianista e compositore inserito fra i migliori pianisti al mondo dal blog spagnolo “Pianistas del mundo”. Il luogo è invece il Borgo Storico di Pantano in cui si è svolto questo interessante e sperimentale evento chiamato “In Favorem Lunae”, musica e meditazione sotto le stelle.
Un’atmosfera unica, un viaggio attraverso se stessi nel silenzio della natura, sotto una volta di stelle che scorrono oltre una cornice di nuvole nel totale buio della notte, illuminato solo dal cri cri dei grilli e dalle note di Giovanni Renzo, che ha eseguito sia pezzi propri, che di altri compositori, fra cui Eric Satie.
La musica di Renzo, che promana sensibilità e presenza, è promessa di qualcosa di più vasto cui si viene accompagnati con dolcezza, un’esperienza oltre confine che parla direttamente al cuore, attraverso quello strumento misterioso che è il suono, dalla tradizione cristiana riportatoci come all’origine stessa della Creazione cosmica.
Borgo Pantano. Andiamoci piano.
Ma che cos’è Borgo Pantano?
Un progetto di sviluppo locale etico-sostenibile nel Comune di Rometta (ME) avviato nel 1999, promosso da Maria Cannuli e proseguito oggi dai suoi discendenti. Il borgo affonda le proprie origini nel tardo medioevo e la comunità che lo abitava era probabilmente di origine ebraica. Il progetto intende riaffermare il borgo come luogo in cui sia possibile riappropriarsi dell’antica pratica dell’otium, inteso nella sua accezione originaria di cura dello spirito e del fisico in un contesto bucolico, di grande serenità e contatto con la natura.
Se nelle varie attività del Progetto Pantano si è posto spesso l’accento sulla memoria e sul passato, è nella cura del presente che esso trova la sua espressione più bella, quando si fa crocevia di sensibilità, opportunità che si schiude al possibile, sfida di apertura e fiducia al prossimo, anche quando questo potrebbe sembrare estraneo, proprio perché è nella cultura della diversità che si raccolgono i frutti più belli e le esperienze più stimolanti.
Vibrazioni
Che l’essere umano oggi sia sottoposto a una vertigine di stimoli e distrazioni, che sotto il falso nome di libertà lo privano del proprio contatto con la parte più profonda di sé, emerge anche dal grado di polemiche, lamentele ed opinioni facili cui ci sottoponiamo a vicenda. Questo invito all’ascolto, proposto in forma di meditazione e musica è opportunità di far spazio alla sapienza innata che risiede in ognuno di noi.
Silenzio è il nome dato a quel momento naturale in cui l’uomo accetta la possibilità di coincidere finalmente con se stesso, e in quest’unità, di assaporare anche la non separazione da ogni cosa che lo circonda. È la chiave verso una visione più lucida e oggettiva, perché interiore.
Racconta l’antropologo e scrittore Carlos Castaneda ne “Il Potere del Silenzio” ricordando gli insegnamenti impartitigli dal suo maestro Don Juan:
“Ogni qual volta smettiamo di parlarci di noi e del nostro mondo, il mondo rimane sempre come dovrebbe essere. Con questo nostro dialogo lo rinnoviamo, gli infondiamo vita, lo puntelliamo. Non solo: è mentre parliamo a noi stessi che scegliamo le nostre strade. Ripetiamo quindi le stesse scelte fino al giorno della morte, perché fino a quel giorno continuiamo a ripeterci le stesse cose: un guerriero è consapevole di questo atteggiamento e si sforza di fermare il suo dialogo interiore. Questa è l’ultima cosa che devi sapere se vuoi vivere come un guerriero.”
Mai come ora in cui tutto sembra miope c’è opportunità e bisogno di Visione, quella che non sta né da una parte né dall’altra, ma è sia sopra che sotto, sia dentro che fuori. Una visione del Tutto che lasci finalmente esprimere all’uomo tutto ciò che è in grado di fare in termini di grazia e bellezza. Per incarnare a pieno la sua missione di strumento divino, in mano a un grande pittore i cui piani sono imperscrutabili, ma la cui idea è certamente Amore.
Instagram: @paolobisazza