Di Marco Iannaccone/ Scarlet Lovejoy.
E’ stata Inaugurata il 24 luglio 2019, nella Cappella Palatina del Maschio Angioino a Napoli, La Scuola di Posillipo. La luce di Napoli che conquistò il mondo. Si tratta della più grande mostra sulla Scuola di Posillipo del III millennio.
A ingresso gratuito, fino a ottobre, cittadini e turisti, potranno visitare un’esposizione unica. Per ritrovare una mostra di analoga importanza bisognerebbe tornare nel 1936 o nel 1945.
Oltre 70 sono le opere pittoriche provenienti da raccolte private che offrono allo spettatore un viaggio nel tempo e nello spazio, oggi trasformato e quasi irriconoscibile, se non per quell’atmosfera che dal paesaggio naturale, che ancora offre la città di Napoli e l’intera Campania, è trasmigrata nell’opera pittorica. Pitloo, Gigante, Scedrin, Vervloet, Dahl, sono solo alcuni dei nomi riuniti in questa operazione straordinaria che da sola basterebbe a caratterizzare l’Estate del Comune di Napoli.
La Scuola di Posillipo
Per Scuola di Posillipo intendiamo un gruppo di artisti che si sono dedicati esclusivamente alla pittura di paesaggio, riunendosi nel capoluogo partenopeo, nel secondo decennio del ‘800. Dipingono prima ispirati dall’opera dell’artista Anton Sminck e poi da quella di Giacinto Gigante. La nascita di questo gruppo è così definita dal critico Pasquale Villari, che nel 1967 scrive: “La bellezza del clima, i paesaggi stupendi che circondano Napoli, e i molti forestieri che ne chiedono sempre qualche ricordo disegnato e dipinto, avevano fatto sorgere un certo numero di artisti i quali, come per disprezzo, erano degli accademici chiamati della Scuola di Posillipo, dal luogo dove abitavano per essere più vicini ai forestieri. Essi non facevano che in origine di copiare vedute, ma gli inglesi hanno generalmente molto gusto per questi lavori, li giudicano e li pagano bene. Fu perciò necessario migliorare, e la Scuola di Posillipo fece infatti progresso, e crebbe di numero”.
La scuola si forma nel 1820 quando la casa di Anton Sminck van Pitloo, un vedutista olandese che sceglie la bella Napoli come residenza nel 1816, fra i primi a dipingere all’aria aperta, diventa luogo di ritrovo e di studio per giovani pittori. Tra i numerosi artisti che dipingono i paesaggi del napoletano ricordiamo: Achille Vianelli, Gabriele Smargiassi, Teodoro Duclère, Vincenzo Franceschini, Beniamino De Francesco, Alessandro Fergola, Pasquale Mattej.
Ai primi pittori si affiancano poi i “Carelli”, “I Fergola” e i “Gigante”, ovvero intere famiglie di paesaggisti. Giacinto Gigante prende per alcuni anni le redini della scuola, diventandone uno dei maggiori esponenti, grazie alle atmosfere luminose rese quasi liquide dei suoi quadri, in cui utilizza soprattutto la tecnica dell’acquarello.
Nella sua prima formazione la scuola si rifà al paesaggio di ascendenza pittoresca, ma puntando sui valori lirici e caricando i paesaggi di umori romantici. La pittura di paesaggio inizialmente viene considerata un genere minore dai grandi artisti del periodo. Proprio per questa “disistima” può però godere di maggiore libertà, rispetto agli altri generi artistici più accademici. Di fatto è libera da vincoli, cosa che permette un aggiornamento continuo dei pittori verso le tendenze europee.
La Scuola di Posillipo sarà proprio la prima ad essere maggiormente influenzata dagli artisti stranieri presenti a Napoli. Ricordiamo i più conosciuti: William Turner, Camille Corot, Joseph Rebell, Frans Vervloet, Johan Christian Dahl.
La mostra, a cura di Isabella Valente, è promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, patrocinata dal Dipartimento di Studi Umanistici e organizzata dalla Mediterranea Associazione culturale. Sono garantite anche visite guidate a cura degli storici dell’arte dello staff della mostra.
Gli artisti presenti in mostra in ordine alfabetico sono: Salvatore CANDIDO, Gonsalvo CARELLI, William COLLINS, Johan Christian Clausen DAHL, Theodore DUCLERE Thomas FEARNLEY, Salvatore FERGOLA, Achille GIGANTE, Ercole GIGANTE, Giacinto GIGANTE, Karl GIRARDET, Carl Gӧtzloff, Pasquale MATTEJ, Anton Sminck van PITLOO, Jean Charles Joseph REMOND, Sil’vestrFeodosievič Ščedrin, Gabriele SMARGIASSI, Frans VERVLOET, Achille VIANELLI.
Orari: la mostra resterà aperta dal 24 luglio, giorno dell’inaugurazione, al 2 ottobre 2019, con I seguenti orari: lunedì – sabato 10.00-18.00, domenica 10.00-13.00
Il Comune di Napoli, il Dipartimento di Studi Umanistici e l’Associazione Mediterranea, presenteranno il 18 settembre, presso la Sala dei Baroni di Castel Nuovo il volume dedicato alla mostra. La serata sarà presentata da Gaetano Daniele, anche moderatore. con la conclusione di Isabella Valente. Discuteranno a proposito de La Scuola di Posillipo: Giuseppe Gaeta, Matteo Palumbo, Guido Trombetti.
Per ulteriori informazioni sulla mostra: http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/38764