Di Caterina Mortillaro
Si possono conciliare arte e scienza, spettacolo e divulgazione? La risposta è sì, come dimostra lo spettacolo che si è tenuto il 20 febbraio 2020 a Praga, presso la cappella barocca dell’Istituto Italiano di Cultura. La performance ART & SCIENCE proposta dal dott. Matteo Gelardi, otorinolaringoiatra, infatti, mescola abilmente le sette arti, la moda e la scienza, donando al pubblico bellezza e informazione scientifica scrupolosa, intrattenimento e conoscenza.
L’evento è stato organizzato dalla direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, dott.ssa Alberta Lai, e dallo Studio Lovecchio, rappresentato da Mauro Lovecchio, col patrocinio dell’Ambasciata d’Italia.
Il miracolo della natura
Approdato nella capitale ceca dopo un lungo e fortunato tour che l’ha portata dall’Italia all’estero a partire dal 2014, lo spettacolo ART & SCIENCE parte dal miracolo della natura. Come ha spiegato il dottor Gelardi dal palco, l’idea è nata in seguito ad alcune osservazioni di cellule al microscopio elettronico. Questa tecnica, che già era ampiamente utilizzata per lo studio dei tessuti di tutti i principali apparati del corpo umano, non era stata ancora applicata al naso. Gelardi, pioniere in questo campo, nel momento in cui ha colorato le cellule per consentire una migliore osservazione, è rimasto folgorato dal miracolo della natura. Esse, infatti, erano di straordinaria bellezza e somigliavano in tutto a opere d’arte. Che cos’è infatti, l’arte figurativa se non un felice incontro tra cromatismo e morfologia? Attraverso il colore “ogni cellula ha la sua dignità cromatica”, ha detto Gelardi.
Quando ha mostrato le immagini, esse hanno suscitato grande stupore. È nata così l’idea di proporle ad artisti in vari campi, sollecitandoli a lasciarsene ispirare. Con lo scopo non solo di donare tale bellezza al pubblico, ma di cogliere l’occasione per fare divulgazione scientifica. Uno scopo, questo, niente affatto secondario, soprattutto in un’epoca come la nostra, in cui l’approssimazione e la presunzione di conoscenza, veicolati dall’accesso alla rete, hanno generato, purtroppo, troppo spesso mostri d’ignoranza e superstizione.
Arte e scienza: dalla citologia alla poesia
Particolarmente fortunato è stato l’incontro con la poesia. Durante la performance, il dott. Gelardi ha proposto due delle molte immagini esposte e ha lasciato che la bellissima voce di Alessandro Parisi ci facesse viaggiare sulle ali delle suggestioni delle poesie di Angela De Leo. La recitazione era accompagnata dalle musiche di Luigi Patruno.
Questa scrittrice pugliese, come si legge nella biografia dell’Editore Solfanelli, che ho l’onore e il piacere di conoscere personalmente, ha scelto la Poesia (con la P maiuscola) come “suo irrinunciabile canale espressivo, che poi è spesso quello di decodificazione del mondo e della vita”. Ricordiamo che per Solfanelli Angela De Leo ha pubblicato “La fanciulla ermafrodita”, una lettura emotiva dell’opera poetica di Daniele Giancane.
Durante la performance ART & SCIENCE, abbiamo potuto ascoltare i componimenti dedicati alle due immagini “Perfezione” e “Cristallizzazione”.
Pittura, scienza e musica
Un momento estremamente interessante è stato quello in cui la dott.ssa Marisa Milella, Segretario Nazionale A.I.M. (Associazione per l’Italia nel Mondo) per la Repubblica Ceca, ha esaminato le immagini da un punto di vista artistico. L’accostamento tra le fotografie al microscopio elettronico e alcune opere d’arte è stato molto suggestivo. “Perfezione” è stata paragonata alle trine della gorgiera della “Dama delle Licuridi” di Rubens, al Ritratto di signora di Cornelius Johnson, ma anche alla perfezione del “kirie”, una tecnica d’intaglio della carta giapponese di cui è stato proposto come esempio il polpo di Masayo Fukuda.
Per la seconda immagine, invece, la dott.ssa Milella ha scelto “La veglia della Valchiria” di Huges e “Spleen e ideale” di Schwabe, che ci ha inevitabilmente ricondotti a Baudelaire e ai suoi “Fleurs du mal”.
Come se ciò non bastasse, i due momenti sono stati sottolineati dalla musica, magistralmente eseguita al pianoforte da Mengchen Zuo.
Scienza e divulgazione
Come dicevamo, oggi più che mai è necessario che la scienza sia divulgata in modo corretto. Per questa ragione, ascoltare il dott. Gelardi, che svelava che cosa queste bellissime fotografie raffiguravano, è stato un piacere e un arricchimento. Con estrema chiarezza, ci ha spiegato l’importanza della felcizzazione delle mucose, un fenomeno che ha molte funzioni: nel naso ci protegge da agenti esterni nocivi, nel ventre di una donna consente la fertilità.
Il tono era sempre leggero ancorché preciso. In alcuni punti c’è stato anche un pizzico di comicità.
Interessante per tutti i giallisti, il metodo di determinazione della morte entro le ventiquattr’ore grazie alle cellule ciliate del naso che continuando a “danzare” per l’appunto fino a ventiquattr’ore dopo il decesso.
Moda scienza e arte
Ha chiuso la performance un momento squisitamente italiano, quello dedicato alla moda, ottava arte. Giovanna Gelardi, stilista, ha infatti immaginato stoffe che riprendevano i motivi delle fotografie esposte e ne ha tratto abiti sinuosi, affascinanti ed eleganti che sono stati indossati per l’occasione da splendide ragazze ceche.
Alcuni indirizzi utili:
Istituto Italiano di Cultura a Praga: https://iicpraga.esteri.it/iic_praga/it
Il link dell’evento: https://iicpraga.esteri.it/iic_praga/it/gli_eventi/calendario/2020/02/art-science.html
Studio Lovecchio: http://studiolovecchio.com