Di Caterina Mortillaro
Mai come oggi che il popolo italiano è segregato, diviso da chilometri o magari da qualche centinaio di metri, libero solo di uscire per la spesa; mai come oggi che si affaccia l’ipotesi di braccialetti elettronici per la libera uscita dei detenuti… Mai come oggi il 25 aprile è importante, necessario, significativo.
Dobbiamo lottare per la nostra libertà. Libertà di essere sani e soprattutto di restare vivi, evitando pratiche dannose. Libertà di pensare con la propria testa, senza credere alle fake news e approfondendo anche quando le notizie vengono da giornali di cui non possiamo più fidarci. Libertà di sfuggire alla dittatura, alla logica dell’odio, alle visioni particolaristiche. Libertà di pretendere una sanità pubblica gratuita ed efficiente. Libertà di liberarci democraticamente di governanti che hanno fatto scelte molto discutibili durante questa pandemia. Libertà di essere ecologici, puliti e sostenibili. Libertà da guerre assurde che non si sono fermate neppure durante la pandemia. Libertà di riappropriarsi del tricolore, che una certa parte politica ha sottratto al popolo italiano per farne il suo stendardo e che altri hanno infangato, sbiadito, stracciato, cosicché quasi ci si vergogna di sventolarlo.
Ecco perché il 25 aprile è ancora vitale in questo suo 75mo “compleanno”.
Bella ciao o il silenzio?
Le proposte sono molte, ma non tutti si sentono nello spirito giusto per festeggiare.
Un mio contatto ha scritto: “Compagni, io di uscire in balcone a cantare Bella ciao non ho alcuna voglia”. Lo capiamo. Sembra un controsenso. Mette addosso una grande tristezza.
Il suo diniego si rivolge alla proposta, sottoscritta da ANPI e da molte associazioni, di cantare tutti alle 15 dai balconi il celeberrimo inno partigiano. #bellaciaoinognicasa
A che scopo? Si legge sul sito ANPI:
“L’Italia ha bisogno, oggi più che mai, di speranza, di unità, di radici che sappiano offrire la forza e la tenacia per poter scorgere un orizzonte di liberazione. Il 25 aprile arriva con una preziosa puntualità. Arrivano le partigiane e i partigiani, il valore altissimo della loro memoria. L’ANPI chiama il Paese intero a celebrarlo come una risorsa di rinascita. Di sana e robusta rinascita.”
Partecipano, tra gli altri, all’iniziativa #bellaciaoinognicasa proposta dalla Presidenza e dalla Segreteria nazionali ANPI: ARCI, CGIL, CISL, UIL, Le Sardine, PD, Confederazione italiana tra le Associazioni combattentistiche e partigiane, Unione degli Universitari, Rete degli studenti medi, Rete della Conoscenza, Istituto nazionale Ferruccio Parri, Comune di Firenze, ANPPIA, Articolo UNO, ANED, FIAP, Articolo 21, Rete #NOBAVAGLIO, Libertà e Giustizia.
Vi sono poi numerosi eventi online proposti da ANPI nelle varie realtà locali. Qui trovate l’elenco: https://www.anpi.it/eventi/ .
#iorestolibero
Se proprio non ce la fate a cantare in balcone, come il mio amico, potete seguire in streaming il fitto programma di #iorestolibero
Sul sito dedicato all’iniziativa, possiamo leggere le motivazioni:
“È il Natale della nostra democrazia, in cui ci si ritrova per festeggiare la liberazione dal nazifascismo e riflettere sui valori della Carta Costituzionale.
Quest’anno, nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà, di tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio.
Sappiamo che, una volta passata questa tempesta, saremo chiamati a ricostruire un mondo più giusto, più equo, più sostenibile.
Per questo lanciamo una grande convocazione a cittadine e cittadini per ritrovarci insieme a festeggiare il 25 aprile in una grande piazza virtuale.
Occorre porre fine a tutte le guerre fratricide per unirci tutti nell’unica lotta contro i tre nemici comuni: il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche.
Stringiamoci intorno alle nostre comunità locali per ridare forza alla comunità nazionale e a quella planetaria.”
Qui c’è il programma: https://www.25aprile2020.it/
Si può anche firmare un appello e donare alla Caritas Italiana e Croce Rossa Italiana “a cui chiederemo di utilizzare le risorse per fornire aiuto a quanti non hanno un tetto o un pasto garantito, anche attraverso la rete di realtà del volontariato che sono la prima linea dell’emergenza sociale sui territori” (dal sito).
Cineteca Italiana e il 25 aprile in streaming
Un”altra proposta, più “intimista”, è quella di Cineteca Italiana.
Sabato 25 aprile sarà possibile visionare gratuitamente una rassegna di film sulla Resistenza. Di seguito il comunicato stampa:
MILANO LIBERATA (N.D., Italia, 1945)
FRATELLI ROSSELLI (Nelo Risi, Italia, 1960)
IL DELITTO MATTEOTTI (Nelo Risi, Italia, 1956)
IN VIA OSLAVIA 8, PARTIGIANI (Fondazione Cineteca Italiana, Italia, 2018)
In occasione della Festa della Liberazione dal Nazi-Fascismo la Cineteca di Milano propone alcuni documenti d’archivio che ripercorrono l’importanza di questa ricorrenza.
Si parte da Milano Liberata, un insieme di alcune rarissime ed inedite scene della liberazione della città di Milano da parte delle truppe alleate all’indomani del 25 aprile 1945, con la marcia dei rappresentanti del CLN Alta Italia in Piazza del Duomo e il discorso degli ufficiali americani davanti al Castello Sforzesco.
Online anche due documentari del regista e poeta milanese Nelo Risi.
Fratelli Rosselli,mette in scena alcune preziose testimonianze di Maria Agostini, Fausto Nitti, Emilio Lussu e Ferruccio Parri riguardo alle celebri figure dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, giornalisti e militanti antifascisti uccisi in Francia dai sicari del regime fascista italiano nel 1937.
Il delitto Matteotti è un docufilm che ricostruisce gli eventi salienti che portarono all’uccisione del celebre leader e deputato socialista Giacomo Matteotti nel 1924 per mano delle falangi fasciste italiane, durante una contestatissima e oscura campagna elettorale.
Infine proponiamo il documentario Via Oslavia 8. Partigiani, prodotto e distribuito da Nitrato Srl. della Cineteca di Milano, racconta la Resistenza a partire dal punto di vista privilegiato della sala cinematografica storica di Paderno Dugnano, Area Metropolis 2.0, e da un fatto di sangue lì avvenuto nel 1945. Con una serie di testimonianze e preziosi filmati d’archivio della Cineteca di Milano, il film propone una riflessione più ampia sui temi della Resistenza oggi e sull’importanza di tenere vivo il ricordo di storie e persone, altrimenti destinate all’oblio.
Questo è i link per accedere allo streaming: https://www.cinetecamilano.it/news/come-accedere-allo-streaming-della-cineteca-di-milano