Di Caterina Mortillaro
La casa della Madonna Nera (dům U Černé Matky Boží) è la prima struttura cubista a Praga. Fu ideata come negozio nel 1911-1912 secondo il progetto di Josef Gočár. Deve il suo nome a un’antica statua di una Madonna nera, che ancora oggi è collocata al centro della facciata.
Oggi ospita il museo del Cubismo, il bar Černá Madona, con i suoi fantasiosi dolci (durante la pandemia abbiamo visto il dolce a forma di virus e quello a forma di vaccino), il Grand Café Orient e un negozio di arte cubista. Poco lontano dalla Torre delle Polveri, è senza dubbio un sito da visitare.
Il museo si sviluppa su tre piani. L’ultimo, il quarto, ospita una mostra temporanea (al momento il tema è l’architettura ceca e la politica dal 1918 al 1945). Gli altri due, invece, offrono una collezione di quadri, manifesti, sculture, mobili e oggetti di uso quotidiano.
La mostra permanente del Cubismo ceco
La nuova mostra permanente combina esempi di arti decorative, arti applicate e architettura. Possiamo ammirare non solo pezzi di mobilio, ma anche oggetti di uso quotidiano, in ceramica, vetro e metallo, oltre a quadri e sculture.
Sono esposte opere degli architetti e designer Pavel Janák, Josef Gočár, Josef Chochol, e molti altri. I loro lavori sono accompagnati dai quadri di Emil Filla, Bohumil Kubišta, Josef Čapek (fratello del celeberrimo Karel, scrittore di fantascienza che coniò il termine “robot”) e Václav Špála. Sono presenti anche sculture di Otto Gutfreund.
Molte delle loro opere sono presenti anche alla NPG, la Galleria Nazionale di Praga, di cui abbiamo già parlato.
Ci si ritrova quindi in un ambiente che sa di antico e al tempo stesso di modernissimo. Le linee spigolose dei mobili, ad esempio, non vanno a discapito della funzionalità e della comodità, come si può costatare provando le sedie cubiste a disposizione del pubblico. Gli oggetti, le cui repliche sono acquistabili nel negozio sotto il museo, potrebbero benissimo figurare in una delle case supertecnologiche di oggi.
Il cubismo a Praga
Fotografie dell’epoca mostrano angoli cubisti della città di Praga. Peraltro, ancora oggi, è possibile imbattersi in opere di quel periodo, non ultimi i paracarri a Malostranské náměstí, a Malá Strana, o il celebre lampione cubista, unico al mondo, a Jungmannovo náměstí.
La diffusione del Cubismo nella capitale ceca è da ricondursi al favore delle istituzioni, che commissionarono alcune opere pubbliche agli artisti, architetti e designer che aderivano a questa corrente. In particolare, con la nascita della Cecoslovacchia, il clima di ottimismo ed entusiasmo per la costruzione di una nuova società democratica si espresse nella costruzione di grandi edifici. Questo diede agli architetti opportunità senza precedenti.
Per quanto concerne l’arredamento e l’oggettistica, Artěl, uno studio creato nel 1908 come associazione di designer e artigiani, raccolse alcuni dei più importanti esponenti del Cubismo. Qui furono prodotti, con grande successo, gli oggetti di uso comune in stile cubista che possiamo ammirare. Nel 1912 Pavel Janák e Josef Gočár fondarono una loro azienda che si specializzò nella realizzazione di mobilia.
Questi due artisti sono esemplari dell’evoluzione e delle caratteristiche peculiari del Cubismo praghese. Entrambi, infatti, col tempo, inclusero forme curvilinee che finirono per distinguere lo stile nazionale da quello europeo: un Rondo-Cubismo.
Il Cubismo ceco ha inoltre la caratteristica di ispirarsi a numerose fonti, tra cui figura non solo il primitivismo, ma anche il Barocco, il Romanico, il Gotico. Per non parlare degli ornamenti folklorici e talora naturalistici.
Questo non significa che il Cubismo ceco si distaccasse del tutto da quello francese, per esempio, come dimostra il cartello pubblicitario di un’importante esibizione che vide ospite Picasso e Braque.