Di Giuseppe Bellina
Anche quest’anno l’Ente Parco Nord Milano ospita il Festival Della Biodiversità, giunto ormai alla sua tredicesima edizione. La kermesse si svolgerà in diversi punti sensibili dell’area Parco e in altri luoghi attigui allo stesso. Il 12 settembre, alla Villa Torretta, si è svolta la serata di presentazione dell’edizione 2019 alla presenza di numerosi assessori all’ambiente dei diversi comuni rientranti nei confini dell’Ente Parco.
L’introduzione della serata è stata curata dall’assessore all’ambiente della Regione Lombardia, Cattaneo, con delega al clima. La presentazione è avvenuta nell’Audiorium della Villa Torretta. Quest’anno la manifestazione cade in concomitanza dell’Anno Internazionale delle Lingue Indigene, proclamato dall’UNESCO, che, con questa iniziativa, vuole mettere in risalto e tutelare le lingue minoritarie del pianeta, una biodiversità umana. La volontà degli organizzatori è quella di creare un connubio di intenti e di studio fra biodiversità in natura, vegetale e animale, e biodiversità umana, le lingue appunto. Il nostro sistema di vita coinvolge, si interseca e interagisce, con tutte queste biodiversità.
Tutti gli eventi del festival sulla biodiversità
La manifestazione, dal 12 al 24 settembre, sarà formata da circa 120 eventi. Un comitato scientifico vaglierà i progetti proposti dai soggetti partecipanti.
Come dicevo, gli eventi avranno luogo in diversi punti e strutture del Parco e in alcuni luoghi adiacenti: Cascina Centro Parco, Villa Lonati, il MIC (Museo Interattivo del Cinema) di Viale Fulvio Testi, Villa Torretta, Teatrino Breda e altri ancora per concludersi con le premiazioni al centro Oxy.gen di Via Campestre a Bresso.
Enumerare gli eventi, che si succederanno in modo incalzante, è pressoché impossibile. Voglio solo citarne alcuni, che si riferiscono ad aspetti di antropologia culturale, ritualità, cucina, lingue indigene e minoritarie.
La Banca dei semi portatile: la biodiversità vegetale
Il workshop della Banca dei semi portatile riguarda la biodiversità vista strettamente sotto il profilo genetico delle nostre piante autoctone.
Si è accennato anche al depauperamento del patrimonio di biodiversità avvenuto al Parco Nord in questi ultimi 20-25 anni circa. Rispetto al progetto iniziale di apertura, molti organismi sia vegetali che animali sono in regressione numerica o stanno scomparendo. Questo può essere un ulteriore banco di prova, di studio e di ricerca, da parte di gruppi universitari che si occupano di biotopi vegetali con i loro coabitanti animali.
La biodiversità umana
L’intento principe di questa manifestazione resta non solo quello di coniugare le biodiversità in natura, ma anche di approfondire il discorso sulla biodiversità umana, partendo dall’osservatorio linguistico. Così il Festival s’inserisce nel contesto di studio proprio la scienza dei segni, la semiotica. Un discorso antropologico di differenziazione e di arricchimento del pensiero umano che include il sistema linguistico.
Altro punto interessante e preoccupante, emerso nella serata di presentazione, è l’incidenza della perdita complessiva di biodiversità sia nei vari contesti di vita, cittadini e metropolitani, sia a livello planetario o se preferite globale.
I dati scientifici dimostrano che questa perdita di biodiversità arrecherà nel tempo più danni di quanto non stia facendo o farà il cambiamento climatico indotto dai nostri comportamenti negativi.
Il nostro impegno per la biodiversità: il ruolo della politica
La volontà dei comuni aderenti al Parco è in linea con i programmi internazionali per la piantumazione massiccia e la forestazione delle città metropolitane. Dobbiamo, come dovere civico, rispettare l’ambiente e favorire in termini scientifici l’aumento del numero di piante sul pianeta per garantire un futuro di salute a chi ci succederà.
In termini politici pare che una soluzione per garantire uno sviluppo sostenibile degli ambiti cittadini sia quello di conferire all’assessorato all’ambiente anche la delega all’urbanistica, di modo che il responsabile non possa “barare” in termini di depauperamento del verde e della biodiversità. I piani urbanistici dovranno strettamente collegarsi con i progetti ambientali, essere in linea con le politiche per l’ambiente. In politica dovrà nascere una nuova carta deontologica che favorirà questi aspetti di vitale importanza.
Quindi come ci insegna la natura, l’ecosistema, ascoltiamo i tropismi positivi e agiamo di conseguenza.
Dal 12 al 24 di Settembre buon divertimento a tutti al Parco Nord Milano.
Tutte le informazioni sul sito: http://www.festivalbiodiversita.it/il-festival-2019/